In Procura sentito l'ex amico di Parolisi

TERAMO – Raffaele Paciolla, l’agente di polizia penitenziaria in servizio al carcere di Ascoli Piceno ed amico di Salvatore Parolisi, il caporalmaggiore accusato dell’omicidio della moglie Melania Rea, è stato scoltato questa mattina dai pm teramani Davide Rosati e Greta Aloisi che indagano sul delitto. Il confronto tra l’agente, sentito come persona informata sui fatti, e i magistrati si è protatto per quasi quattro ore, durante le quali l’uomo ha precisato i contorni di alcune circostanze riferite dallo stesso Parolisi e che erano risultate in contraddizione con quanto invece dichiarato dallo stesso Paciolla. Al centro dell’audizione, in particolare, il dettaglio delle fotografie scattate al cadavere con il cellulare dall’agente penitenziario riferito da Parolisi a pochi giorni dal ritrovamento del corpo della vittima e smentito dallo stesso Paciolla. Parolisi aveva infatti mostrato di conoscere la posizione in cui il cadavere delle moglie era stato rinvenuto nei pressi del chiosco di Ripe, pur non essendo stato sul posto: alla contestazione aveva detto di aver visto le foto scattate dall’amico Paciolla. Proprio questa contraddizione era stata alla base di una discussione tra con l’agente di polizia penitenziaria, che aveva poi consegnato agli inquirenti il cellulare per dimostrare la non veridicità delle dichiarazioni di Parolisi. Al momento la Procura teramana non ha in programma altre audizioni.

"Salvatore Parolisi vuole salvaguardare nell’armonia di tutti i famigliari il bene della figlia. Fino a prova contraria è il padre e ha la patria potestà. Ha pieno diritto di vedere la bambina così come la bambina ha il pieno diritto di vedere il padre e i nonni materni e paterni". Lo ha dichiarato a ‘Mattino cinque’ il legale di Parolisi, Nicodemo Gentile. "Al di là delle responsabilità penali, deve essere una gestione della bambina equilibrata e serena. Il bene della bambina deve essere prioritario per tutti", ha proseguito l’avvocato. "Salvatore ha parlato con la bambina al telefono. Come tutti padri è innamoratissimo della sua bambina. Quella con la figlia è una telefonata che crea molta emozione e gli dà quella forza di combattere contro un’accusa facile ed ingiusta", ha concluso Gentile. Sempre a Mattino Cinque il fratello di Melania, Michele Rea, ha dichiarato: "La bambina sta crescendo benissimo a mio parere ma è sicuro che sarebbe cresciuta meglio con sua mamma. Bisogna preservarla da tutto quello che sta succedendo. Da tutto questo strazio". Rea ha poi proseguito dicendo:"Melania ci manca ogni giorno di più perciò ringrazio mia sorella per averci lasciato un dono meraviglioso come sua figlia che è l’unica cosa che ci fa andare avanti e ci tiene uniti come famiglia ma anche nel dolore".